L’eleganza del cesanese

Storia

I territori del Cesanese, a pochi chilometri da Roma, erano già abitati dalle popolazioni italiche degli equi e degli ernici dall’anno 1000 a.C., diventando nel 133 a.C. colonia Romana. Questo vino deve aver avuto grande importanza fin dai tempi di Nerone e di Traiano, che vollero avere una residenza in questi luoghi.
Per la denominazione del vitigno “Cesanese di Affile” esistono diverse ipotesi. La prima, più tradizionale, fa risalire il nome ai tempi più antichi: sembra che esso nasca nell’omonima terra, un tempo ricoperta di boschi (Nemora). Gli abitanti toglievano gli alberi per impiantare questo vitigno. Da qui proviene il nome “Cesanese”: vino prodotto nelle “caesae”, termine latino per indicare “luoghi dagli alberi tagliati”. La seconda ipotesi appartiene alla fine del sec. XVIII. I Libri Mastri del Monastero di Santa Scolastica, a Subiaco, dicono che “viene importata” una nuova tipologia di “uva nera di Affile” da un leggendario monaco. Le colline sottostanti al Monastero furono scelte come vigneti sperimentali, oggi terreni dell’attuale Comune di Affile.
Negli anni Trenta del XX secolo, questo vino diventa famoso. Vince la medaglia d’oro alle Esposizioni di Parigi e Bruxelles e ottiene attestati a Milano e a Roma. Scompare dal mercato alla fine degli anni sessanta. Dopo questa lunga pausa, l’annata Colle Fraggiano 2003 (ora denominata Terrae Vulpis) è la prima iscritta alla D.O.C. Cesanese di Affile. Infatti siamo riusciti a produrre circa 300 bottiglie con l’uva ricavata da antiche viti maritate, ancora visitabili.
Come in origine, di nuovo assistiamo ad una rinascita del territorio. Dove prima c’erano boschi e terreni abbandonati, oggi troviamo giovani vigne. Finalmente dopo decenni è tornato a esistere un vino, che per tutte queste ragioni, è assai prezioso.

Storia

I territori del Cesanese, a pochi chilometri da Roma, erano già abitati dalle popolazioni italiche degli equi e degli ernici dall’anno 1000 a.C., diventando nel 133 a.C. colonia Romana. Questo vino deve aver avuto grande importanza fin dai tempi di Nerone e di Traiano, che vollero avere una residenza in questi luoghi.
Per la denominazione del vitigno “Cesanese di Affile” esistono diverse ipotesi. La prima, più tradizionale, fa risalire il nome ai tempi più antichi: sembra che esso nasca nell’omonima terra, un tempo ricoperta di boschi (Nemora). Gli abitanti toglievano gli alberi per impiantare questo vitigno. Da qui proviene il nome “Cesanese”: vino prodotto nelle “caesae”, termine latino per indicare “luoghi dagli alberi tagliati”. La seconda ipotesi appartiene alla fine del sec. XVIII. I Libri Mastri del Monastero di Santa Scolastica, a Subiaco, dicono che “viene importata” una nuova tipologia di “uva nera di Affile” da un leggendario monaco. Le colline sottostanti al Monastero furono scelte come vigneti sperimentali, oggi terreni dell’attuale Comune di Affile.
Negli anni Trenta del XX secolo, questo vino diventa famoso. Vince la medaglia d’oro alle Esposizioni di Parigi e Bruxelles e ottiene attestati a Milano e a Roma. Scompare dal mercato alla fine degli anni sessanta. Dopo questa lunga pausa, l’annata Colle Fraggiano 2003  (ora denominata Terrae Vulpis) è la prima iscritta alla D.O.C. Cesanese di Affile. Infatti siamo riusciti a produrre circa 300 bottiglie con l’uva ricavata da antiche viti maritate, ancora visitabili.
Come in origine, di nuovo assistiamo ad una rinascita del territorio. Dove prima c’erano boschi e terreni abbandonati, oggi troviamo giovani vigne. Finalmente dopo decenni è tornato a esistere un vino, che per tutte queste ragioni, è assai prezioso.

La nostra Azienda sorge a 500 metri di altezza, all’interno di un bosco ed è piuttosto comune imbattersi nelle volpi, che popolano questa zona ancora incontaminata. Per questo motivo, il logo aziendale rappresenta una volpe e ci piace definire il nostro terreno Fox Terroir. Esso è costituito da terre bianche, prevalentemente sabbiose, soggette a particolare condizioni climatiche: gli inverni rimangono piuttosto rigidi, mentre le estati sono caratterizzate da una importante escursione termica fra il giorno e la notte.
Nel 2001 iniziò la trasformazione di questo pendio, prima con operazioni di livellamento e scasso e poi con la messa a dimora delle barbatelle del vitigno cesanese di Affile. Negli anni a seguire furono impiantati quattro ettari di vigneto, anche attraverso la creazione di alcuni terrazzamenti. La forte pendenza rende complesse alcune lavorazioni che ancora sono effettuate a mano. Il sistema di allevamento è il cordone speronato con un sesto di impianto ad alta densità, di 2 metri tra i filari e 0,75 metri sulla fila.
Le particolarità di questo terreno si riscontrano nelle caratteristiche dei nostri vini, quindi rifacendoci alla notissima favola di Esopo, ci piace pensare di essere riusciti, proprio in questo terroir, a far convivere la volpe con l’uva.

La nostra Azienda sorge a 500 metri di altezza, all’interno di un bosco ed è piuttosto comune imbattersi nelle volpi, che popolano questa zona ancora incontaminata. Per questo motivo, il logo aziendale rappresenta una volpe e ci piace definire il nostro terreno Fox Terroir. Esso è costituito da terre bianche, prevalentemente sabbiose, soggette a particolare condizioni climatiche: gli inverni rimangono piuttosto rigidi, mentre le estati sono caratterizzate da una importante escursione termica fra il giorno e la notte.
Nel 2001 iniziò la trasformazione di questo pendio, prima con operazioni di livellamento e scasso e poi con la messa a dimora delle barbatelle del vitigno cesanese di Affile. Negli anni a seguire furono impiantati quattro ettari di vigneto, anche attraverso la creazione di alcuni terrazzamenti. La forte pendenza rende complesse alcune lavorazioni che ancora sono effettuate a mano. Il sistema di allevamento è il cordone speronato con un sesto di impianto ad alta densità, di 2 metri tra i filari e 0,75 metri sulla fila.
Le particolarità di questo terreno si riscontrano nelle caratteristiche dei nostri vini, quindi rifacendoci alla notissima favola di Esopo, ci piace pensare di essere riusciti, proprio in questo terroir, a far convivere la volpe con l’uva.

L’antico casale, posizionato a nord, è stato l’unico ristrutturato dei quattro presenti in azienda, diventandone il centro operativo. Al suo interno troviamo la sala di degustazione e la Cantina. Da qui è possibile accedere alla Bottaia, attraverso un breve ma caratteristico passaggio sotterraneo.
La cantina è termocontrollata ed è costituita sia dai tradizionali vinificatori verticali che da quelli orizzontali a cappello sommerso, con microossigenazione guidata.
Per l’affinamento, inizialmente abbiamo scelto botti grandi da 2000 litri, come la tradizione del territorio richiedeva, per poi passare a tonneaux di rovere francese da 500 litri.

L’antico casale, posizionato a nord, è stato l’unico ristrutturato dei quattro presenti in azienda, diventandone il centro operativo. Al suo interno troviamo la sala di degustazione e la Cantina. Da qui è possibile accedere alla Bottaia, attraverso un breve ma caratteristico passaggio sotterraneo.
La cantina è termocontrollata ed è costituita sia dai tradizionali vinificatori verticali che da quelli orizzontali a cappello sommerso, con microossigenazione guidata.
Per l’affinamento, inizialmente abbiamo scelto botti grandi da 2000 litri, come la tradizione del territorio richiedeva, per poi passare a tonneaux di rovere francese da 500 litri.

Vini

I vini Raimondo sono espressione del territorio a cui appartengono e della passione di chi li fa. Il nostro obiettivo consiste nel renderli moderni, attraverso l’utilizzo di tecnologie e pratiche enoiche avanzate, tenendo conto della tradizione. Il vino è parte dell’identità di un luogo e deve essere rispettata. Per questo lasciamo che essi esprimano pienamente la loro tipicità, esaltando quelle caratteristiche che li rendono unici.

I vini Raimondo sono espressione del territorio a cui appartengono e della passione di chi li fa. Il nostro obiettivo consiste nel renderli moderni, attraverso l’utilizzo di tecnologie e pratiche enoiche avanzate, tenendo conto della tradizione. Il vino è parte dell’identità di un luogo e deve essere rispettata. Per questo lasciamo che essi esprimano pienamente la loro tipicità, esaltando quelle caratteristiche che li rendono unici.

Vini

Vieni a trovarci

Vi aspettiamo in Azienda per mostrarvi tutto il ciclo produttivo. Passeremo attraverso i filari dalla particolare pendenza fino alle antiche vite maritate. Visiteremo la Cantina e la Bottaia, per poi concludere con il sistema di imbottigliamento. Nella sala di degustazione potrete finalmente assaggiare il Cesanese di Affile, accompagnato da selezionati prodotti del territorio.

Vieni a trovarci

Vi aspettiamo in Azienda per mostrarvi tutto il ciclo produttivo. Passeremo attraverso i filari dalla particolare pendenza fino alle antiche vite maritate. Visiteremo la Cantina e la Bottaia, per poi concludere con il sistema di imbottigliamento. Nella sala di degustazione potrete finalmente assaggiare il Cesanese di Affile, accompagnato da selezionati prodotti del territorio.

Siamo stati selezionati per il Vivaio di Eataly

NEMORA, CESANESE DI AFFILE DOC 2015

sarà a disposizione al 2° piano di Eataly -Piazzale 12 Ottobre 1492 00154 Roma – fino al 30 giugno 2017.

Siamo stati selezionati per il Vivaio di Eataly

NEMORA, CESANESE DI AFFILE DOC 2015

sarà a disposizione al 2° piano di Eataly -Piazzale 12 Ottobre 1492 00154 Roma – fino al 30 giugno 2017.

Contact Us

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.

Not readable? Change text.

Start typing and press Enter to search